La dgr 30 Manicomiun il tavolo ed i sette peccati capitali
In seguito alla pubblicazione della Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2015, n. 30-1517 con oggetto il riordino della rete dei servizi residenziali della Psichiatria a firma congiunta degli Assessori Ferrari e Saitta, si è scatenato un vespaio di proteste.
A seguito di ciò martedì 16 giugno 2015 è’ stata chiesta una sessione straordinaria del Consiglio Regionale dai Consiglieri dell’opposizione Porchietto, Vignale, Andrissi, Bertola, Marrone, Bono, Graglia, Campo, Batzella, Gancia,Valetti, Berutti, Mighetti, Frediani, Ruffino.
Alcuni dei succitati consiglieri hanno proposto alcune iniziative.
Bocciate le proposte di questi ultimi è stato approvato l’ Ordine del giorno n. 409 “Percorso di attuazione della Delibera di riordino della psichiatria” presentato dai Consiglieri Ravetti , Rossi, Caputo, Rostagno, Barazzotto, Ottria, Motta, Conticelli, Boeti, Gallo, Ferrentino, Appiano.
Fra gli intenti di questo atto la creazione di un Tavolo permanente “chiamato a lavorare per dare attuazione e migliorare la DGR” Parole dell’Assessore Saitta.
PECCATO CHE
- Questo tavolo è un contentino e basta. La delibera va avanti. I tavoli di concertazione con le parti sociali si fanno prima, non dopo aver legiferato. I tempi dei tavoli sono lunghi, e la delibera comincerà a far danno fra pochi mesi;
- Tutte le parti sociali hanno espresso critiche di ogni forma e misura. Dai Pazienti alle Associazioni di Familiari, dall’ANCI ai Sindacati, dagli Operatori di base agli Enti Gestori (profit e no profit), dai DSM agli Ordini Professionali, Associazioni di categoria, dall’opposizione a diversi esponenti della maggioranza;
- Ad oggi almeno sette ricorsi al TAR sono in fase di presentazione, mostrando l’inconsistenza politica di un dirigismo così spinto;
- Continuino quelle che a me sembrano velate, arroganti ed indegne offese rivolte dall’Assessore ai DSM che hanno sprecato soldi, agli Enti Gestori che hanno solo i loro interessi, ai lavoratori che brontolano senza rassegnarsi a starsene a casa e basta;
- Si parli dell’interesse dei pazienti quando semplicemente si vuole scaricare un costo sanitario sul sociale senza prevedere alcuna copertura economica;
- Che in campagna elettorale il PD avesse espresso posizioni opposte a quelle di questa delibera Manicomium
- Che io abbia sostenuto con forza il presidente Chiamparino – mi risulta che l’Assessore Saitta non abbia partecipato alla campagna elettorale-, e che adesso con il cuore che mi si stringe, quasi me ne vergogno e sia costretto a scrivere queste riflessioni amare.