Dopo anni di lotta, svariati ricorsi e migliaia di ore spese a parlare, pensare, suggerire, combattere ed affaticarsi, il 7 settembre 2017 il TAR del Piemonte ha posto la parola fine, bocciando quasi tutti i ricorsi e legittimando la DGR in oggetto.
Così l’Assessore Saitta :
“Siamo soddisfatti per l’esito della sentenza del Tar che ha respinto il ricorso di alcuni soggetti contro le delibere adottate lo scorso anno e nel 2015 dalla Giunta regionale sulla psichiatria.
I nostri provvedimenti intervenivano in una materia che per lunghi anni non era stata affrontata. Vogliamo mettere ordine in un settore assai delicato per i pazienti, seguendo il criterio dell’appropriatezza. Nessun trionfalismo: ora, più che mai, prosegue il nostro lavoro per dare certezza di cure ai malati e alle loro famiglie e per spiegare a tutti gli interlocutori la validità dell’impianto che, con gli uffici dell’assessorato, abbiamo predisposto.”
Sulle spiegazioni, i tavoli di monitoraggio ed il “nessun trionfalismo” molto ci sarebbe da dire, se non fosse faccenda assai delicata sarebbe persino da riderci ; ma non è l’oggetto di questo scritto.
I magistrati non si discutono, punto. Né quando per due volte avevano trovato gravi motivi per sospendere la DGR 30 e poi la 29, né quando le hanno ritenute legittime seppur migliorabili.
Per chi lo desidera ecco la sentenza. Qui si trovano le motivazioni e le indicazioni sopra accennate.
T.A.R. Piemonte – Sentenza n. 1042 del 07.06.2017
Lungi dal ri-entrare nel merito per la millesima volta, proveremo ad addentrarci nei PRO e nei CONTRO di quella che è legge e quindi va applicata. Ricordiamo al lettore che la 29 è una DGR e non DCR, è cioè promossa dalla Giunta e non dal Consiglio Regionale. In genere le riforme importanti sono delle DCR, come fu per la 357.
PRO e CONTRO
Accreditamento
Poco dopo la pubblicazione della sentenza del TAR , la Giunta Regionale, senza trionfalismi si è scatenata nella produzione di determinine, moduli e quant’altro per dare l’avvio alla fase di ACCREDITAMENTO cui termine è stato l’11/12 c.a.
CONTRO: Nessuno capisce esattamente cosa e come fare. Si susseguono determine e le FAQ si arricchiscono. I Gestori, le ASL ed i Pazienti non ci stanno capendo nulla o quasi. A partire dai “semplici” moduli per l’accreditamento, o dai criteri da attuare si sono scatenate mille voci e mille interpretazioni. Si susseguono incontri, telefonate e meeting, ma la realtà è che di certezze non ce ne sono. L’unica certezza è il CAOS. “dice tizio che faranno in quel modo”, “caio ha detto che non va letta così”. Se telefoni in Regione o scrivi, vieni rimbalzato; giustamente ti reindirizzano alle ASL che periodicamente vanno in Regione a non comprendere esattamente cosa fare..
La natura stessa di una legge ambigua, fatta in fretta e scritta così male, porta come conseguenze di decine di aggiustamenti in corso d’opera, spesso incongrui e contrari alla stessa DGR.
PRO: in questo delirio collettivo sembrano esistere spazi di miglioramento o movimento, o almeno si prolungano i tempi e si continua a lavorare.
I ricorsi
PRO: Ci sono ricorsi ancora in piedi, su cui il TAR deve deliberare e parte dei ricorrenti ha deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato. In sostanza non è detto che la DGR 29 resti in piedi. Nei prossimi mesi si vedrà.
CONTRO: Ancora una volta la magistratura è chiamata a fare le veci della politica. Dopo la sentenza di cui sopra, ci sarebbe stata la possibilità per la Regione “non trionfalista” di iniziare un vero percorso di modifiche della 29 in un cammino comune di reale ascolto delle parti. Forse conviene ripetere che nessuno è contento di questa legge e tutti vorrebbero modificarla. Gli unici lieti paiono essere alcuni dirigenti che l’hanno scritta, e l’Assessorato che però lo fa in modo discreto, diciamo non trionfalista.
Lo IESA
PRO: riprende quota lo I.E.S.A. che trova ampie possibilità, e che dai ricorsi era stato immobilizzato.
Il destino dei “vecchi” Gruppi Appartamento
CONTRO: purtroppo le caratteristiche di questa DGR hanno già smontato il sistema virtuoso di alcuni Gruppi Appartamento. Anche se la 29 venisse cancellata dal TAR (ricorsi in atto) o dal Consiglio di Stato, non si torna più indietro. Il processo di Accreditamento ha obbligato di fatto gli enti gestori ha disintegrare il loro sistema, e – laddove era sperimentale, virtuoso o studiato in Italia ed all’estero – non potrà più essere ripristinato.
Facciamo un esempio: per essere a norma e sostenere i costi di gestione, senza speculare, gli enti gestori sono stati obbligati a raggruppare in unità di 5 qualunque esperienza di convivenza, persino se funzionante in numero minore. Un gruppo appartamento da 3 per capirci non può più esistere a meno di fare solo una blanda forma di badanza. La DGR 29 ha in sostanza spinto i GA ad accorparsi o chiudere, pessima idea..
La Politica
PRO: finalmente, seppur in modo tardivo, si è assistito ad un risveglio delle coscienze e delle idee ed il PD che governa la Regione, a volte sembrava non fosse così, ha proposto un ODG che indirizza e vincola la Giunta rispetto alla DGR 29. La mozione è stata approvata dal Consiglio, bocciate le pur lodevoli mozioni delle opposizioni.
Qui ne trovate il testo. Si fa riferimento al primo firmatario
CONTRO: c’è un fondato rischio/paura che queste linee di indirizzo vengano disattese se non monitorate con ostinazione e ferocia. E’ un primo passo importante che in questo clima di mancanza di fiducia, rischia di essere un primo balzo nell’ignoto.
Siamo in vista delle elezioni e la strada per le buone intenzioni è lastricata di vetri rotti.
Il Capitale Umano
CONTRO: Vada come vada abbiamo subito una enorme perdita di capitale umano non facilmente recuperabile. Spieghiamoci meglio. La lotta contro i tentativi di riforma frettolosi e insensati parte molto tempo fa, ben prima della Attuale Giunta.
Dal 2012 circa molti operatori che da anni lavorano nel settore sono sotto forte stress. Immaginatevi se questo è salutare per i tipo di lavoro che svolgono. Col cambio di guardia Cota-Chiamparino si era molto sperato ed invece le cose, se possibile, sono andate molto peggio. Si è aperto uno scontro feroce e insensato che ha visto, passateci la metafora, Saitta contro tutti. Le cooperative venivano viste come parassiti del sistema, se non creatori di cronicità. I gestori privati come lucratori e, nei primi tempi, pure le ASL erano nel mirino; l’accusa era che gli psichiatri dessero casa alle persone, senza motivi, derubando la sanità.
Uno stress continuo e costante, peggiorato dall’incertezza che ha imperato per due anni abbondanti, conclusi con una cocente delusione. Molti hanno ceduto.
Il peggio però deve ancora venire, i saperi accumulati in decenni, lungi dall’essere valorizzati, verranno abrasi del tutto quando gli standard del personale – imposti dalla DGR 29- prenderanno piede. Ci sarà una sostituzione in massa. Quelle competenze di cui sopra andranno perse, anche perché le qualifiche richieste tendono al ribasso.
Senza voler discriminare categorie lavorative a dispetto di altre, ciò che facevano per lo più psicologi ed educatori passerà agli Oss ed ai TRP. I primi con funzioni comprensibili, i secondi appena usciti dal mondo dell’università, gioco forza con poca esperienza.
PRO: ben pochi tranne un fenomeno curioso che questa Giunta ha prodotto. L’assessore Saitta è riuscito ad unire tutti, raro in psichiatria, ha messo agli stessi tavoli mondi e modi di lavorare assai diversi fra loro, per non dire antitetici.
I pazienti
Né pro né contro. Per scelta non parliamo in nome e per conto dei pazienti, è un rischio troppo elevato ergersi a paladini dei più deboli. Lasciamo siano loro a parlare per se stessi tramite le parole delle Associazioni.
Ci sembra una posizione assai chiara con null’altro da aggiungere.
Ed infine DGR 29 PRO o CONTRO?
Ci sentiamo di concludere con ironia ma tenendoci pronti As sa mai!!